ieri, 11 aprile 2012, è stata una grande giornata di lotta che dai territori della Val Susa ha raggiunto le città e le metropoli. La risposta agli ingiusti espropri dello Stato non si è fatta aspettare. Migliaia e migliaia di uomini e donne, in ogni dove, hanno rivendicato libertà di decidere sulle nostre vite e cospirato insieme. A Roma, centinaia di militanti no tav hanno paralizzato il traffico del quadrante est della città ed hanno dato libero sfogo alla creatività di chi non accetta queste fottute nocività. Insieme, come insegnano i valligiani, nelle strade e nelle montagne per sognare ancora, per costruire orizzontalmente momenti di dibattito e critica sociale radicale.
L'occupazione simbolica di uno snodo ferroviario a Scalo San lorenzo è stato un forte segnale che si oppone alla violenza dello Stato. Per qualche ora, uno spazio "non vissuto" è tornato a vivere di scintille di rivolta, alla faccia di chi crede che bastano due blindati a scoraggiare chi lotta.
La militarizzazione delle strade di Roma, come del resto ieri è accaduto ovunque, non ha fermato l'impeto di una battaglia che non termina certo qui. E' solo l'inizio di una lunga lotta popolare che va diffusa e generalizzata. Da qui bisogna solo ripartire perchè indietro non si torna piu'!
Oggi alle 17,30 alla piazzetta di san lorenzo, ribattezzata "piazzetta no tav" assemblea pubblica per ribadire le ragioni di chi dice NO TAV
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