Contro ogni forma di fascismo, razzismo e sessismo
L'amministrazione comunale di centrosinistra di Grottaferrata ha concesso la sala del “Teatro Sacro Cuore” al gruppo fascista di Casapound Italia per la presentazione della loro idea di “politica” in 40 punti programmatici.
Organizzare una struttura politica fascista, quale è Casapound, significa prima di tutto porsi al servizio dei poteri forti discriminando le persone per razza, sesso e classe sociale di appartenenza.
La “favola” dell'associazione di promozione sociale, sotto la quale si nascondono, li rende ancor più falsi e ridicoli di quello che già sono.
Tali strutture esistono solo grazie alla ricca borghesia e ai poteri forti che li finanziano per usarli come mazzieri
da sguinzagliare contro chi si lotta per una società diversa, senza sfruttati né sfruttatori. Qualsiasi forma di
libertà e autodeterminazione non è compatibile con il fascismo e i suoi adepti.
“Dimmi con chi vai e ti dirò chi sei”
Dell'Utri, Scilipoti, Stefania Craxi (in sostituzione di Bettino), Daniela Santanché, Mariastella Gelmini, Mario Borghezio, Gianni Alemanno, Renata Polverini, Francesco Storace e la lista è ancora molto lunga...
I fascisti di Casapound con questi soggetti hanno organizzato e organizzano iniziative di reciproco sostegno politico. Se ne vantano pure. Il peggio del peggio, verrebbe da dire.
Sostengono diversi mafiosi acclarati, massoni, pidduisti, si sono candidati al fianco di una ricca miliardaria
imprenditrice ultrarazzista socia di Briatore, si salutano romanamente ma un leghista che li foraggia
nell'inesistente Padania fa sempre comodo ed esultano per la cementificazione e la speculazione approvata con il Piano Casa della Regione Lazio. Cosa avranno per definirsi “ribelli” e “non conformi” ?
Ai Castelli Romani per Casapound e i fascisti di qualsiasi altra denominazione non c'è spazio.
In tutta Italia le loro iniziative e la loro presenza sono contestate nonostante godano dell'appoggio indiscusso da parte delle forze dell'ordine e della magistratura che si pongono a tutela dei remunerati servigi camerateschi.
Il libro che vogliono presentare è una scusa per aprirsi nuovi varchi. Chi protegge questi “nipotini del Duce”, i quali hanno già dimostrato in decine di occasioni quello di cui sono capaci di fare armati di spranghe e coltelli, se ne dovrà assumere tutte le responsabilità politiche e la co-partecipazione al processo di legittimazione e “santificazione” in atto soprattutto attraverso i media, in piena complicità con i loro progetti politici.
L'episodio di Firenze è solo l'ultimo e il più tragico di una lunga serie, coltivato nell'ambito culturale di un covo fascista, quello di Pistoia, dove il loro “intellettuale-assassino” aveva anche presentato un libro. Altro che “lo conosciamo appena” come vanno sostenendo. Non si è trattato del gesto di un folle ma di quello di un fascista, come lo è chi milita in simili organizzazioni, che ha deciso di passare “dalle idee all'azione”, stavolta armato di una pistola con la quale ha ucciso due persone immigrate che lavoravano in un mercato come ambulanti.
Ci sentiamo di esprimere la nostra solidarietà agli amici e ai parenti di Diop Mor e Samb Modou (anche i
“senegalesi” hanno un nome per chi ancora non lo avesse trovato nelle pagine dei giornali) e agli altri tre feriti.
Così come a tutti i migranti sotto attacco in Italia da anni per una serie di provvedimenti razzisti e xenofobi che li tengono sempre in sospeso tra un permesso di soggiorno e un lager chiamato CIE.
Con il doppio risultato di essere sempre più ricattabili sul posto di lavoro e di costituire un ottimo capro espiatorio utile per ogni occasione.
Nel nostro Paese, le bombe contro la gente, in piazza, in banca e sui treni le hanno sempre messe i fascisti, su mandato dei loro padroni che volevano soffocare i movimenti di lotta con la repressione. Inutile soffermarsi sulla vergogna del ventennio iniziata con lo squadrismo in fabbrica e nei campi contro operai e contadini e proseguita con il Concordato, le leggi razziali, il colonialismo e la seconda guerra mondiale al fianco di Hitler.
Questi soggetti che operano anche dal punto di vista del revisionismo storico cascano male. I loro predecessori sono stati infami, loro se ne rivendicano le gesta, spesso emulandoli, e ne ripropongono le medesime idee.
Non siamo disposti a “ospitarli” ai Castelli Romani, visto che per fare la loro buffonata faranno intervenire i loro principali camerati di Roma. Se li riprendesse Alemanno e li facesse giocare in cameretta con il figlio appena eletto nelle fila di Blocco Studentesco o con il suocero stragista Pino Rauti, se gli piacciono tanto.
Contro ogni forma di fascismo, razzismo e sessismo, sabato 17, ore 16.00, Grottaferrata.
Assemblea Antifascista dei Castelli Romani
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