venerdì 27 maggio 2011

FABIO E LUCA LIBERI SUBITO!

Verso le ore 5:00 di questa mattina, è stata eseguita dalla digos una perquisizione a carico di Alcuni compagni dell'astigiano, in riferimento agli scontri avvenuti il 26 febbraio a Cuneo per l'apertura di una sede dei fascisti di Casapound.
L'atto della perquisizione è terminato nel sequestro di alcuni effetti personali e computer, hard disk.. etc.
Sono Stati tratti in arresto due compagni antifascisti. PRETENDIAMO LA LORO LIBERAZIONE, SUBITO...PERCHE' AD ESSERE ILLEGALI SONO I FASCISTI!!!

Almeno 20 i fermati, la maggior parte a Cuneo, ma anche Torino, Biella ed Asti. L'operazione è tuttora in corso

Perquisizioni ed arresti sono in atto da stamani in tutta la provincia di Cuneo, ma anche in quelle di Torino, Asti e Biella, in seguito ai fatti avvenuti nel centro storico del capoluogo della Granda lo scorso 26 febbraio, quando in città venne inaugurata la prima sede del movimento di estrema destra, CasaPound.
Come si ricorderà il comitato per la Resistenza di Cuneo quel giorno organizzò una manifestazione pacifica in piazza Audiffredi, alla quale partecipò anche il sindaco, Alberto Valmaggia. Al termine della quale, però, un gruppo di anarco-insurrezionalisti, che già aveva duramente contestato il primo cittadino in piazza, si staccò dalla manifestazione e dette vita ad un corteo non autorizzato che da Contrada Mondovì tentò di raggiungere la sede di CasaPound, in via Alba. Ci furono attimi di tensione tra manifestanti e forze dell'ordine, fino a quando la cosa  degenerò in veri e propri scontri, con lancio di sanpietrini ed altro materiale.
Nel parapiglia, che durò almeno mezz'ora, si registrarono diversi feriti: 12 tra le Forze dell'Ordine, con un carabiniere ricoverato al santa Croce per problemi ad un ginocchio ed un militante di CasaPound colpito violentemente alla testa da un sanpietrino lanciato dalla parte avversa. Attimi di vero panico, in cuisi credette al peggio, poi per fortuna in serata l'allarme rientrò e, seppur gravemente ferito, il ragazzo venne dichiarato fuori pericolo.
Oggi, a distanza di tre mesi i fermi: una ventina fino a quasto momento, la maggior parte dei quali in provincia di Cuneo. L'operazione, comunque, è ancora in corso.

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