martedì 29 marzo 2011

COMUNICATO per il presidio contro la repressione

23-2-2011/23-3-2011:E’ LO STATO CHE HA STUPRATO!
Oggi,ad un mese di distanza dallo stupro perpetrato nella Caserma del Quadraro da alcuni carabinieri ai danni di una giovane donna, abbiamo deciso di scendere in strada per ribadire in maniera determinata che non accettiamo piu’che avvengano questi abusi e queste violenze. Quello che è successo a questa donna potrebbe capitare a chiunque, ad ognuno di noi…e fra l’altro, purtroppo, è quello che da tempo, avviene nelle Questure e nelle Caserme dello Stato. Uno Stato troppo indaffarato a rinchiudere nelle sue maledette “patrie galere” la nostra gente; uno Stato che con la scusa della Sicurezza e dell’Ordine Pubblico militarizza le nostre città rendendole sempre piu’ vuote e grigie, spingendoci sempre di piu’ verso quella società dell’isolamento che fa comodo ai padroni corrotti per esercitare in maniera diretta la loro egemonia politica, economica e sociale, fatta di ingiustizie, abusi ed imbrogli. Con le loro televisioni ci fanno credere che le strade sono insicure, che i quartieri diventano invivibili, perché i processi migratori, le lotte sociali, il pubblico dissenso per loro non sono altro che un “pericolo pubblico”. Ma se le nostre strade non sono piu’ sicure, nessuno dice che è anche colpa di quell’approccio repressivo, autoritario e, permetteteci  “pseudo-mafioso” delle forze dell’ordine,  che seminano paura ed ansia sociale nelle vite dei cittadini. Questa società sempre piu’ vittima della logica del profitto cerca a tutti i costi dei “capri espiatori” dove poter scaricare tutte le paure e le insicurezze. Si cerca a tutti i costi un nemico,un diverso, un pericolo sociale per far confluire sistematicamente il dissenso generalizzato della gente comune. Ieri i rom, poi gli ultras, poi ancora i centri sociali, i terroristi fino a raggiungere ogni tipo di minoranza. E’ la logica del moral panik, di quel folk devils che  serve per far funzionare il meccanismo repressivo , la stessa logica che giustifica e fomenta una condizione di controllo sociale e militarizzazione. Ecco perché le forze dell’ordine continuano a fare quello che vogliono, compiendo abusi e perpetrando ingiustizie che nella maggioranza dei casi restano impunite purtroppo. Per questi ed altri motivi, quello che è successo la notte del 23 febbraio nella Caserma dell’Arma, al Quadraro, è da connettersi ad una questione molto piu’ ampia. L’odio nei confronti delle divise aumenta nei quartieri messi a soqquadro da operazioni di Polizia, fra le bande di giovani che per uno spinello rischiano un arresto, fra gli studenti e le studentesse che vengono brutalmente caricati e pestati nei cortei, fra i lavoratori e le lavoratrici sfruttati che devono anche subire la violenza della Polizia…Ormai sono in molti ad ammettere che qualcosa non funziona, che in Italia a volte sembra di essere nel Cile d’altri tempi. Troppi dubbi, troppi pestaggi, troppe morti sospette, troppe violenze mascherate ed altrettanti insabbiamenti giudiziari. Ci mancava solo lo stupro ai danni di una povera donna!!!
La rabbia sociale sale ed il termometro del conflitto sociale si innalza. Lo Stato ha paura e ricorre alla forza per destabilizzare il fermento di Rivolta. Hanno intuito che è stata superata la soglia dell’accettazione. Le masse popolari prima o poi usciranno da questa apatia.
Una società giusta e liberata non ha bisogno di “guardiani”. Un mondo libero non ha bisogno della sopraffazione fisica e violenta perché sarebbe basato sulla logica dell’auto-governo e dell’auto-tutela come condizione di Giustizia e di Uguaglianza.
Per il momento, non ci resta che denunciare pubblicamente queste ingiustizie per combattere concretamente gli insabbiamenti giudiziari che coprono sistematicamente non solo le forze di polizia ma il potere costituito in genere. Certe cose non devono piu’ accadere in una società che si dice “civile”.
L’autoritarismo, il maschilismo, il sessismo, le punizioni corporali che continuano a condizionare la storia di questo Paese sono un freno sociale per l’ascesa verso quella libera società che tanto desideriamo e per la quale lottiamo con ardore e convinzione.Basta Abusi di Stato! Noi lo sappiamo: E’ lo Stato che ha stuprato!
All Cops Are Bastards!
       Libert(A)ri & Libert(A)rie  San Lorenzo

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