venerdì 29 aprile 2011

INIZIA IL PROCESSO CUCCHI: GIUSTIZIA PER "STEFANINO"!

Cucchi, inizia il processo convocati otto carabinieri

Con la convocazione dei primi testimoni, guarda caso otto carabinieri, è iniziata la prima udienza  del processo sulla vicenda relativa alla morte di Stefano Cucchi, ragazzo romano di 31 anni fermato dai carabinieri per una modica quantità di "fumo" il 15 ottobre 2009 al parco degli Acquedotti .
"Stefanino", come veniva chiamato dagli amici, è  morto il successivo 22 mattina nella struttura di medicina protetta dell'ospedale 'Sandro Pertini", assassinato da chi invece avrebbe la responsabilità di proteggerci o quanto meno tutelarci.
La domanda, ora, è sempre la stessa: chi controlla i controllori?...Ed ancora: chi giudica i guardiani?
Al momento, sono dodici le persone imputate.
Si tratta di sei medici che ebbero in cura Stefano (Aldo Fierro, Silvia Di Carlo, Flaminia Bruno, Stefania Corbi, Luigi De Marchis Preite, Rosita Caponetti), tre infermieri (Giuseppe Flauto, Elvira Martelli e Domenico Pepe) e tre guardie carcerarie (Nicola Minichini, Corrado Santantonio e Antonio Domenici).
A seconda delle specifiche posizioni, i reati contestati ai dodici sono: lesioni e abuso di autorità, favoreggiamento, abbandono di incapace, abuso d'ufficio e falsità ideologica.
 I testimoni citati dai pm  per l'udienza  sono otto carabinieri che il 15 ottobre 2009 effettuarono l'arresto di Cucchi per detenzione di sostanza stupefacente a fini di spaccio. L'ennesimo arresto "inutile" in una fottuta società alla ricerca di capri espiatori da mettere in prima pagina. La stessa società che si scandalizza se si parla di droga ed invece poi, realmente, consuma grammate e grammate di cocaina, dai Palazzi del potere alle case altolocate dei signori dello spettacolo.
Una fottuta società che ancora reprime i consumatori di sostanze, criminalizzandoli e soprattutto senza offrire un minimo di sostegno. Le esperienze di "riduzione del danno" diminuiscono sempre di piu' e nei Ser.t non si va oltre il methadone "da parcheggio". Ogni iniziativa sociale è scavalcata dall'approccio repressivo che invece di risolvere il problema, aumenta le conseguenze dannose.
Che dire di questo processo..bè, non ci siamo mai affidati e "fidati"dei tribunali di Stato per ricevere Giustizia. Non ci fidiamo di nessuno. Troppi intrallazzi muovono i fili di turno e troppe ingiustizie avvengono dentro e fuori le aule di Tribunale.
Stefano pero' attende giustizia. La sua famiglia ed i suoi amici attendono giustizia. Tutti e tutte noi attendiamo giustizia. Una giustizia che non arriva mai perchè la divisa resta sempre impunita, tutelata, difesa ignobilmente.
Denunciamo ogni abuso, diffondiamo il dissenso. E' l'unica "arma" che possediamo per ora.
Assassini. Questo siete....Solo degli Assassini!
Un giorno, anche se lontano, ci sarà la resa dei conti.
SENZA GIUSTIZIA NON PUO' ESSERCI PACE SOCIALE.
VENDETTA PER CUCCHI!

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