martedì 13 novembre 2012

Rebel Store partecipa e sostiene il festival dell'editoria libertaria ed indipendente



Questa iniziativa è a sostegno del neonato progetto Biblioteca Archivio FortePrenestino, iniziato con
la donazione dei volumi di Carla Capponi - partigiana durante la guerra di Liberazione dal nazi-fascismo
a Roma - su concessione della figlia Elena Bentivegna.

Intenzione e volontà di questa due giorni è la diffusione e la promozione della stampa libertaria, indipendente
e di movimento e il finanziamento della biblioteca.

Il riconoscimento di tutte le realtà che compongono i sistemi di contro-cultura è determinante a
costruire il sapere che vogliamo diffondere all'interno dell'Archivio FortePrenestino, uno spazio che
nasce non solo per salvare le memorie delle nostre lotte ma che intende sostenere nuovi percorsi di
espressione.

L'invito a prendere parte al progetto è rivolto a tutti e tutte perchè la partecipazione i contributi e le
produzioni saranno linfa dell'Archivio, interventi fondativi alla costruzione di un sapere condiviso.



Venerdì 16 novembre

Sabato 17 novembre

ore 17.00

ingresso • spazio editori & autoproduzioni • COPERTURA

esposizione • MOSTRA su Marco Camenish • SECONDO TUNNEL

proiezione • STATELESS di Nunzio Gringeri e Mauro Mondello • CINEMAFORTE • 33 min

ore 18.00

ingresso • spazio editori & autoproduzioni • COPERTURA

esposizione • MOSTRA su Marco Camenish • SECONDO TUNNEL

ore 18.30

presentazione • ARCHIVIO PRIMO MORONI con Libreria Calusca • AUDITORIUM

ore 19.30

musica • STACCHI A SPILLO acustic quartet • COPERTURA

ore 20.30

proiezione • NOMOS di Andrea Gadaleta Caldarola • CINEMAFORTE • 30 min

premiato come Miglior Documentario del Mediterraneo al Film Festival 2012

 "Stateless" è la storia dei migliaia di migranti in fuga dalla Libia dopo la guerra civile del 2011. Uomini e donne bloccati nel
campo profughi di Shousha, al confine fra Tunisia e Libia, in attesa di ricevere asilo politico

ore 17.30

presentazione • BABEL2 DIRITTO ALLA CITTÀ Fortepressa con SCIATTOproduzie •

AUDITORIUM

Reclamando ed esercitando il diretto "fare uso" del territorio urbano attraverso dunque strategie di intromissione che si traducono in
effetti di "ri-creazione" dello spazio esistente per definire e concretamente produrre nuove configurazioni di socialità, si costruiscono
forme di guerriglia urbana che sin dagli anni ottanta hanno attivato processi di ri-appropriazione. Tali dispositivi di contro-cultura intervengono
nel sistema città come zone effettive e compiute di contro-dominio che sfuggono alle regole del controllo bio-politico, bacini
produttivi capaci di interferire nel programma o nell'ordinamento neoliberale, espressioni di una rivendicazione alla vita urbana.

“At homo sacer is est, quem populus indicavit ob maleficium; neque fas est eum mmolari, seq qui occidit, parricidi non damnatur.”
Uomo sacrò è colui che il popolo ha giudicato per un delitto; e non è lecito sacrificarlo, ma chi lo uccide, non sarà condannato per
omicidio. (Festo, “De Verborum Significatu”)

Nomos è un documentario ed un progetto di ricerca che indaga la “forma-campo” e le sue declinazioni moderne. La ricerca prende
spunto dagli scritti di Giorgio Agamben, in particolare dal testo “Homo sacer. Il potere sovrano e la vita nuda”. Il documentario è
un viaggio fra luoghi abitati dall’uomo sacro contemporaneo, dove il nuovo Nomos del pianeta ed una società radicalmente totalitaria
prendono forma. Da uno dei più grandi campi profughi del mondo ad una delle più grandi baraccopoli africane, fino ad un
piccolo villaggio recintato nella metropoli di Nairobi.

ore 18.30

presentazione • OLTRE 16 ANNI, 1993-2011. Storia e vicende di Pirateria occupata

con i Pirati e le Pirate • AUDITORIUM

ore 19.00

presentazione • L'ARTE IN AZIONE. Proudhon e gli Artisti della Comune



Edizioni Mimesis con Catia Gabrielli • AUDITORIUM

ore 21.00

presentazione • ROMA SOVVERSIVA. Anarchismo e conflittualità sociale.

Dall’età giolittiana al fascismo (1900-1926) Edizioni Odradek con Roberto Carocci • AUDITORIUM

 È trascorsa poco più di una settimana dalla proclamazione ufficiale della Comune, il 28 marzo 1871, quando Courbet invita
gli artisti parigini a un’assemblea pubblica per discutere della nascente Federazione degli Artisti. Appena due mesi dopo, una dura
repressione soffoca nel sangue i programmi e le aspirazioni di quei giovani impegnati a rivoluzionare anche il loro specifico ambito
artistico. Per ricostruire le deboli tracce di quegli straordinari artisti, l’autrice ha analizzato l’opera del filosofo più amato e criticato
dagli ambienti culturali e politici dell’epoca: Pierre-Joseph Proudhon, autore di un inusuale scritto di estetica alla base della visione
artistica e politica dei giovani comunardi, per il suo richiamo a un’arte attiva, morale, in situazione con il proprio tempo. Uno scritto
che sembra rivelare una forte influenza anche sulle generazioni artistiche successive e che, pur pagando la stessa damnatio memoriae
di quegli artisti, appare ancora vitale e stimolante per le questioni fondamentali che intrecciano l’arte e le sue forme alla realtà.

Contro ogni apparenza, la Roma del Novecento è una delle città meno studiate. Questo libro riempie una lacuna, ricostruendo la
base sociale, l’ambito spurio e mutevole in cui avviene la formazione delle forze sociali e produttive cittadine. Tra questi, gli anarchici
ebbero modo di affermarsi, muovendosi tra i quartieri popolari come San Lorenzo e Testaccio, ma anche in quartieri centrali
come Monti, Borgo e Prati, in maniera indipendente dalla I Internazionale, già dagli anni settanta dell’Ottocento, interpretando
e rappresentando la predisposizione all’azione diretta e a forme di lotta violente del proletariato romano. Roma sovversiva, appunto.

In questo humus, per lo più inorno ad alcune personalità – come Aristide Ceccarelli, Temistocle Monticelli, Eolo Varagnoli, Spartaco
Stagnetti, Attilio Paolinelli, Ettore Sottovia – l’anarchismo romano si rivelò quale laboratorio delle differenti tensioni dottrinarie
che attraversavano il movimento antiautoritario italiano. Il socialismo-anarchico, l’anarcosindacalismo, l’individualismo, nonché
il primo antifascismo militante, proprio a Roma, diventarono così gli ambiti, e i termini, di un’emergenza politica e culturale più
generale.

ore 22.00

presentazione • NESTOR MACHNO, BANDIERA NERA SUL'UCRAINA.

Guerriglia libertaria e rivoluzione contadina Edizioni Eleuthera

con Sara Baglivi e Shubin • AUDITORIUM

ore 21.30

teatro • SPETTACOLO Teatro Forte • COPERTURA

A poco meno di un secolo dagli eventi, è ora possibile ricostruire nella sua complessità la storia della Rivoluzione russa, al di là dei
miti e dei racconti dei vincitori. Grazie all'apertura degli archivi segreti dell'URSS, sono infatti riemersi quei movimenti sociali che
hanno segnato in maniera cruciale le vicende rivoluzionarie prima dell'avvento del regime bolscevico. Un'attenzione particolare,
anche per le dimensioni del fenomeno, è stata data all'anarchico ucraino Nestor Machno e al movimento contadino, denominato
machnovscina, che tra il 1917 e il 1921 coinvolse una vasta regione dell'Ucraina. Fu proprio questa grandiosa jacquerie libertaria
la vera protagonista della rivoluzione in quella parte dell'ex impero russo. E lo fu tanto per i suoi esperimenti di autogestione e
democrazia diretta, quanto per quella guerriglia partigiana che combatté vittoriosamente contro occupanti austro-tedeschi, nazionalisti
ucraini, revanscisti zaristi. E contro l'Armata Rossa, che dopo un'alleanza tattica con l'esercito contadino, una volta vinta
la guerra civile annientò i machnovisti bollandoli come «banditi». Oggi i documenti ci raccontano un'altra storia di quella epopea

ore 22.00

presentazione + proiezione • LETTERARTURA E CONFLITTO con Duka, Lorusso Editore,



Assemblea permanente studenti Sociologia video intervento di Valerio Evangelisti • AUDITORIUM

Difficilissimo è poi trovare il punto di vista dei perdenti e dei vinti, la nostra letteratura tende a cancellare i vissuti e i racconti dei
protagonisti del conflitto in atto dentro la crisi. Mentre la pavida intellettualità di rango si interrogava con pigrizia, sui siti letterari
più noti, sull’impegno dello scrittore, ecco riesplodere il tumulto nelle piazze, dal 14 dicembre al 15 ottobre passando per la Val di
Susa, e lo scontro sociale ritornare all’ordine del giorno. Una nuova leva di rivoltosi è tornata prepotentemente sulla scena e trova
nella letteratura, cosa rara nel passato, un momento di lotta efficace quanto gli altri.

ore 21.30

spettacolo • PRECHARIJA ROMA ORKESTAR • PALCO

ore 23.30

spoken word + musica • GEGEN MANIFESTOS e

IL MALE DENTRO. VITA E MORTE DI UN SOCIAL BOTTOM

dj set Techhouse Techno Inner Voices

Warbear (Gegen Berlin) + Fernando Poo (Gegen Berlin/Joprec.) • PALCO



ore 22.30

spettacolo • SCRITTORI PRECARI reading • PALCO

ore 23.00

• musica • TUTTI I FRUTTI APOCALYSPSE

dj set Murder Farts & Lubna Barracuda • PALCO



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