lunedì 16 luglio 2012

Devastano le nostre vite, saccheggiano i nostri sogni: LIBER* TUTT*


La sentenza per i fatti di Genova del 2001, quando migliaia e migliaia di uomini e donne si ribellarono contro gli otto "potenti" del mondo e contro il sistema neo-liberista, figlio diretto del capitalismo più scellerato, è l'ennesima ingiustizia che subiamo.
In quei giorni ha perso la vita, sul selciato della rivolta, Carlo.
Carlo fino all'ultimo è rimasto davanti, è stato assassinato dai servi in divisa.
La legge è sempre avara, non potrà mai esistere pace sociale senza giustizia!
In questo caso la legge dello Stato è stata ancora più meschina ed aberrante: dopo 11 anni , dei compagni si ritrovano al centro di una combutta per usarli come "capri espiatori" di una rivolta generalizzata. Le pene sono state devastanti nei loro confronti, ingiustificate ma soprattutto svuotate di ogni senso dopo tutto questo tempo. Siamo e saremo sempre contro la fottuta (in)giustizia dei tribunali, non augureremo mai la galera a nessuno, nemmeno al peggior nemico, perchè consideriamo il carcere un sistema disumano ed inutile, studiato per azzerare gli esseri umani.
Siamo libertari ed antiautoritari per passione, perchè sogniamo una vita libera, senza poteri e gerarchie ma oggi, la nostra rabbia è ancora più infuocata di prima.
Mentre i "mostri" della Diaz sguazzano liberamente, nonostante una fasulla sentenza di facciata nei loro confronti, oggi, dopo tutto questo tempo, ancora dobbiamo assistere con tristezza all'ennesima farsa di questa maledetta società dello spettacolo.
Esprimiamo tutta la nostra solidarietà e complicità a chi ha dovuto subire queste pene così assurde, ci stringiamo ad Alberto ed a tutti coloro che si trovano rinchiusi in un maledetto carcere solo perchè hanno espresso insieme ad altre migliaia di persone il loro dissenso contro un sistema autoritario e liberticida.
Siamo al fianco dei due compagni che hanno deciso di non farsi trovare, mentre i cani da guardia cercavano altri capri espiatori da immolare...
Non possono esistere "buoni" e non possono esistere "cattivi": c'è chi si ribella e chi gioca a farlo con la complicità dei media e delle stesse istituzioni che ci reprimono.
Ora però, oltre le differenze ideologiche e pratiche, superando i dissapori e le diversità, crediamo che ci sia una sola priorità: togliere fuori da quelle mura i/le  nostri/e compagni/e....
Non possiamo e non dobbiamo lasciarli/e soli/e!!! 
La loro liberazione è il nostro obiettivo!!!
GENOVA NON E' FINITA E LA NOSTRA RABBIA CRESCE: 
NESSUNO POTRA' IMPRIGIONARE L'IMPETO DI UNA TEMPESTA!
....CON LA SPERANZA CHE QUEL FUOCO DI GENOVA NEL 2001, DI ROMA DEL 14 DICEMBRE, DEL 15 OTTOBRE, DILAGHI SEMPRE DI PIU' E SI ESPANDA FRA LE MASSE DI OPPRESSI...QUEL FUOCO CHE BRUCIA E SCALDA DI LIBERTA' LE NOSTRE ANIME!



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