venerdì 17 febbraio 2012

sabato 18 febbraio:castelli romani antifascisti!

COMUNICATO
SABATO 18 FEBBRAIO MOBILITAZIONE ANTIFASCISTA

L'amministrazione comunale di centrosinistra di Grottaferrata ha concesso al gruppo fascista di Casapound sia la sala del “Teatro Sacro Cuore” che la piazza limitrofa per presidiare militarmente la presentazione della loro idea di “politica” in 40 punti programmatici. Tanto per non smentirsi, i “fascisti del terzo millennio” come amano definirsi per darsi una ventata di nuovo, faranno intervenire a Grottaferrata Gabriele Adinolfi, fondatore di “Terza Posizione” negli anni '70: insomma, “il nuovo che avanza” è un riciclo di idee, personaggi infami e tattiche di infiltrazione vecchie e ben conosciute. In varie occasioni le mobilitazioni di molte realtà Antifasciste hanno impedito a questi tristi estimatori del trio Mussolini-Savoia-Padroni di sfruttare gli spazi pubblici della città per farsi conoscere in chiave elettorale. Ancora una volta sono le Istituzioni a muoversi per loro. Per difendere i fascisti è stato addirittura istituito un apposito Comitato di Sicurezza con lo scopo di rendere agibili gli spazi pubblici a organizzazioni di questo tipo al fine di legittimarne l'esistenza politica. Fanno parte di questo “Comitato” il Sindaco, i vertici dei Carabinieri di Grottaferrata e quelli della Polizia di Frascati con l'aggiunta di un funzionario dell'Università di Tor Vergata che, con il suo operato, ha garantito l'infiltrazione di “Blocco Studentesco” nel secondo ateneo romano culminato nel 2010 con una doppia infame aggressione da parte di un centinaio di energumeni provenienti dai vari “covi” di Casapound, conclusasi con gravi feriti: 5 studenti, una studentessa e un dipendente dell'ateneo.  In realtà Casapound e tutti gli altri gruppuscoli fascisti esistono solo grazie alla ricca borghesia, ai loro partiti di riferimento e ai poteri forti che li finanziano per usarli all'occorrenza come mazzieri contro chi lotta per una società diversa, senza sfruttati né sfruttatori. Qualsiasi forma di libertà e autodeterminazione non è compatibile con il fascismo e i suoi adepti che discriminano le persone per razza, sesso e classe sociale di appartenenza. Il nascondersi dietro un'associazione di comodo, quale è Casapound, non li rende diversi da quello che sono. Dell'Utri, Scilipoti, Ciarrapico, Stefania Craxi (in sostituzione di Bettino), Borghezio, Daniela Santanché, Mariastella Gelmini, Gianni Alemanno, Renata Polverini, Francesco Storace, e la lista non è completa I fascisti di Casapound con questi soggetti hanno organizzato e organizzano iniziative di tutti i tipi. Sostengono (e sono sostenuti da) mafiosi acclarati, massoni, pidduisti, si sono candidati al fianco di una miliardaria ultrarazzista socia di Briatore, si salutano romanamente (ma un leghista che li foraggia nell'inesistente Padania fa sempre comodo) ed esultano per la cementificazione approvata con il Piano Casa della Regione Lazio. Si definiscono “ribelli” e “non conformi”, a chi e a che cosa non lo sanno nemmeno loro. Chi protegge e concede spazi a questi neonazisti, i quali hanno già dimostrato quello di cui sono capaci di fare armati di spranghe, coltelli e pistole se ne dovrà assumere tutte le responsabilità politiche. Di più, né è consapevolmente complice perché pienamente a conoscenza del loro operato oltre che dei loro progetti. Il doppio omicidio razzista dei lavoratori senegalesi di Firenze è solo il più tragico di una lunga serie di episodi, coltivato nell'ambito culturale del covo di “Casapound-Pistoia”, dove il loro “intellettuale-assassino” aveva anche presentato un libro. Altro che “lo conosciamo appena” come sostenevano due mesi fa. Non si è trattato del gesto di un folle ma di quello di un fascista, come lo è chi milita in simili organizzazioni, il quale ha deciso di passare “dalle idee all'azione”, armandosi di pistola e uccidendo due lavoratori di colore. Ci sarebbe molto altro da aggiungere, come le aggressioni più recenti (Pesaro, quarantacinquenne in ospedale picchiato da 5 naziskin; pestaggi e aggressioni fasciste a Lucca, Lecce, Foggia e Chieti). Ricordiamo proprio in questi giorni Valerio Verbano, studente e compagno che il 22 febbraio di 32 anni fa veniva assassinato dai fascisti dei NAR perché aveva scoperto i legami tra ambienti fascisti e Stato, gli stessi fascisti che domani si presenteranno a Grottaferrata. Le bombe contro la gente, in piazza, in banca e sui treni le hanno sempre messe i fascisti, su mandato dei loro padroni che volevano soffocare i movimenti di lotta con la repressione. Inutile soffermarsi sulla vergogna del ventennio iniziata con lo squadrismo in fabbrica e nei campi contro operai e contadini e proseguita con il Concordato, le leggi razziali, il colonialismo e la seconda guerra mondiale al fianco di Hitler. Restare indifferenti li aiuta. Non siamo disposti a restare a guardare mentre vengono militarizzate le piazze di città e paesi per concedere passerelle politiche a milizie squadriste di questi gruppi. Contro ogni forma di fascismo, razzismo e sessismo,
Sabato 18 febbraio - mobilitazione antifascista
Assemblea Antifascista dei Castelli Romani

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